PRESENTAZIONE
L’Arte dei Terrazzeri si costituisce in Confraternita, per concessione del Consiglio dei Dieci, alla fine del Cinquecento, con approvazione dello Statuto che detta le regole fondamentali dell’arte, da quel momento posta sotto la giurisdizione della magistratura.
A quel punto, le tecniche per la costruzione del terrazzo “alla veneziana”, a partire dalla verifica della struttura del solaio in travi e tavolato e della qualità del legname, alle varie fasi della realizzazione, sono ormai consolidate perché affinate a partire dal XV secolo, quando la pavimentazione ornamentale si diffonde a Venezia, portata a nuova vita da artigiani provenienti dal Friuli.
L’attività artigiana dei terrazzeri ha le sue origini nella tradizione romana del mosaico pavimentale: del pavimento in battuto di cocciopesto e calce con scaglie di ciottoli e marmi e di quello in tessere e tasselli di pasta vetrosa e di pietre e marmi policromi.
Quest’arte, che raggiunge la massima perfezione alla fine dell’Impero Romano, nell’età paleocristiana e bizantina, entrerà poi, con i mattoni e i marmi di Aquileia, Altino, Torcello, Cittanova, nella nuova città lagunare che si andava costruendo, per realizzarvi i pavimenti degli edifici importanti in marmo, e quelli degli edifici privati più spesso in battuto: pavimento caldo, leggero, elastico per assecondare i movimenti di muri e solai.
Dall’iniziale pastellon, alla fine del Quattrocento nasce il terrazzo e dalla posa rada, sulla superficie rossa del cotto, di grani di marmo bianco rosso e nero, si passerà alla semina fitta di granulato di marmo nello strato superiore di malta che, rullato e battuto, lisciato e levigato, stuccato e oliato, formerà un tappeto colorato omogeneo e dalla lucentezza morbida e ambrata.
Sarà nel Settecento che si inseriranno decorazioni dal disegno sempre più ricco e raffinato che spesso riprenderà quello di soffitti e pareti, in una concezione architettonica unitaria.
Elementi geometrici e naturali, fiori, frutti, animali simbolici, soggetti di gusto orientaleggiante, stemmi nobiliari, a formare fasce perimetrali che incorniciano il tappeto oppure decorazioni centrali o diffuse, realizzate con inserti in marmo, porfido, madreperla, onice, agata e altre pietre semipreziose, quasi a gareggiare con la preziosità dell’intarsio marmoreo.
La storia, le caratteristiche, il valore formale del terrazzo alla veneziana, i motivi della grande diffusione di questo particolare tipo di pavimentazione, saranno approfonditi nella prima parte del seminario.
Nella seconda parte ci sarà una dimostrazione pratica delle tecniche e delle fasi di costruzione e di restauro del pastellone e del terrazzo in calce con la collaborazione della ditta Fratelli Feltracco.
PROGRAMMA
giovedì 6 aprile 2017 dalle ore 14.30 alle ore 18.30
Parte prima
Dalla tradizione romana del mosaico pavimentale al terrazzo “alla veneziana”: storia, caratteristiche, tipi, linguaggio, di pavimenti di Venezia.
Relatore: Luigi Girardini
Parte seconda
Le tecniche e le fasi di costruzione del pastellone e del terrazzo. Il restauro e la manutenzione.
Dimostrazione pratica.
Ditta Fratelli Feltracco: Mosè, Ismaele, Veronica Feltracco
Quesiti e dibattito.
dalle 18,30 segue aperitivo
DOCENTI
Architetto Luigi Girardini, Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) per il Veneto.
Ditta Fratelli Feltracco: Mosè e Ismaele Feltracco, periti industriali, artigiani, si occupano principalmente di restauro, specializzati nella realizzazione e nel restauro di pavimenti in terrazzo alla veneziana.
Veronica Feltracco: laurea in chimica industriale, si occupa dell’analisi fisico chimica dei materiali e ne studia il comportamento.
SEDE DEL CORSO
Villa Razzolini Loredan
via Schiavonesca Marosticana
Casella d’Asolo (TV)
PERIODO DI SVOLGIMENTO
06 aprile 2017. Durata complessiva del seminario: 4 ore.
Riservato a un numero minimo di 35 e massimo di 50 partecipanti.
Termine per le iscrizioni ed il pagamento: 02 aprile 2017
MODALITA' DI ISCRIZIONE
L'iscrizione dovrà avvenire accedendo al portale "Aggiornamento professionale continuo" collegandosi al sito della Fondazione Architetti della Provincia di Treviso www.fondazionearchitettitreviso.it e cliccando sul pulsante "Aggiornamento Professionale Continuo".
L'iscrizione e la pubblicazione di atti o materiali a questa legati, verranno gestite attraverso il portale internet.
L’iscrizione è vincolante per il corsista e potrà essere dallo stesso annullata solo entro il termine di scadenza delle iscrizioni, tramite cancellazione diretta dal portale.
QUOTA DI ADESIONE
Sono previste due quote:
A) Quota base: € 35,00 + iva 22%
B) Quota ridotta: € 20,00+iva 22% riservata a chi si iscrive ed effettua il pagamento entro il 19/03/2017
MODALITA' DI PAGAMENTO
Il versamento della quota di adesione dovrà avvenire tramite bonifico bancario intestato a
Fondazione Architetti Treviso presso
Banca Popolare di Vicenza – filiale di Treviso 4;
codice IBAN: IT48J0572812004207570326344.
Causale: Seminario Terrazzo alla Veneziana + nome e cognome
ATTESTATO
Ai partecipanti sarà rilasciato su richiesta un attestato di frequenza.
I crediti formativi professionali (cfp) sono attribuiti con la frequenza del 100% delle ore programmate
CREDITI FORMATIVI ATTRIBUITI
4 CFp
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Fondazione Architetti Treviso, prato della Fiera, 21 - 31100 Treviso
tel.0422.580673 fax.0422.575118
segreteria [at] fatv [dot] it " title="mailto:segreteria [at] fatv [dot] it ">mailto:segreteria [at] fatv [dot] it - www.fondazionearchitettitreviso.it
Per informazioni telefonare dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
ORGANIZZAZIONE SCINTIFICA
arch. Barbara Gracis
COORDINATORE DEL CORSO
arch. Gianfranco Pizzolato
TUTOR DEL CORSO
arch. Barbara Gracis